Business Strategies, società di supporto all’internazionalizzazione delle imprese, richiama l’attenzione nei confronti dell’evoluzione dei flussi di importazione di vino negli Stati Uniti dove la Francia sta realizzando ottime performance riprendendo in mano la leadership del mercato sinora detenuta dall’Italia.

 

 

La Francia del vino brinda allo storico sorpasso sull’Italia negli Stati Uniti, primo mercato importatore al mondo e da 15 anni ‘feudo’ enologico del Belpaese. Lo annuncia l’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, che assieme a Nomisma-Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati sulle importazioni di vino statunitensi (fonte Dogane) aggiornate al 3° trimestre di quest’anno.

Il sorpasso in valore (1,220 contro 1,210 miliardi di euro) è l’effetto della clamorosa rimonta del vino transalpino su quello italiano, recuperando in soli 9 mesi circa 160 milioni di euro.

“L’Italia perde il primato più ambito e lo perde male – ha detto la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta -, se pensiamo che oggi la Francia è market leader nei primi tre mercati di importazione al mondo, Usa, Gran Bretagna e Cina. Ma fa ancora più male – ha proseguito l’esperta di made in Italy – registrare come, in un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti siano diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche”.