L’Istituto Grandi Marchi premia a Firenze il giornalista americano Burton Anderson per il suo impegno nella divulgazione del vino italiano nel mondo.

 

 

 

Firenze, 10 settembre 2019 – La cerimonia di premiazione del giornalista americano Burton Anderson da parte dell’Istituto Grandi Marchi è stata l’occasione per fare il punto sull’evoluzione dell’export vinicolo italiano negli ultimi 30 anni.

Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, ha tracciato le linee guida di questa escalation, fornendo interessanti spunti per una discussione tra i presenti.

Nel corso degli ultimi trent’anni, infatti, le importazioni nel mondo si sono spostate dall’Unione Europea al mercato asiatico e a quello nordamericano, con Cina arrivata a quota 6% e Stati Uniti all’11%.

Alla fine degli anni Ottanta praticamente l’Italia esportava un terzo di quello che consumava internamente, mentre ora da diversi anni su due bottiglie prodotte una va all’estero. Fino a 30 anni fa, inoltre, più della metà del nostro export era legato al vino sfuso, mentre oggi quest’ultimo pesa solo il 20%. Per quanto riguarda infine i mercati di destinazione, se un tempo per l’Italia l’area comunitaria era la prima destinazione, con la Germania a fare la parte del leone, ormai il baricentro si è decisamente spostato su altri mercati, Stati Uniti in testa, dove il nostro Paese ha registrato un plus del 230% nelle quantità di vino complessivamente esportate dal 1990 al 2018.

Scarica la PRESENTAZIONE di Denis Pantini